Grande folla per padre La Grua
Romeo: “Ci direbbe di non piangere”

martedì 17 gennaio 2012
16:23
testo Aumenta testo Riduci testo

“Perché piangete? Io vivo”. Secondo il cardinale di Palermo, Paolo Romeo, sarebbero state queste le parole che padre Matteo La Grua avrebbe rivolto ai suoi fedeli oggi. Nel giorno dell’ultimo saluto al francescano divenuto guida spirituale del movimento del Rinnovamento nello Spirito, in cinquemila hanno seguito una cerimonia durata tre ore, tre ore dense di testimonianze e ricordi. Con difficoltà alcuni addetti all’ordine sono riusciti ad allontanare la folla di fedeli dalla bara di padre La Grua. “Lottate, dentro e fuori di voi, la vita è una lotta continua verso il primo premio che è Dio”, spiegava La Grua a una giornalista in uno dei video proiettati prima dell’inizio della cerimonia.

“Nel Vangelo di oggi c’è una chiamata, la stessa alla quale padre Matteo ha risposto”, ha spiegato il cardinale Romeo nella sua lunga omelia riferendosi al brano del Vangelo del buon samaritano. “Ama Dio e il tuo prossimo. Padre Matteo – ha continuato il cardinale – ha realizzato questa chiamata nella confessione più che in ogni altra cosa, attraverso la sua compassione: coinvolto da chi gli chiedeva aiuto, lo portava ad elevare lo sguardo e vivere nel pieno della grazia. Diceva di volere la ’scarcerazione dei prigionieri’ prendendo per mano persone distrutte nella loro dignità, per permettere loro di respirare. Voleva ridonare la vista ai cechi. Questo – ha concluso – è il suo insegnamento”.

Qualcuno ha approfittato del momento della comunione per poter vedere da vicino la bara di padre Matteo, poterlo salutare un’ultima volta. Prima che la bara venisse trasportata al museo cimitero monumentale dei frati Cappuccini, gli ultimi due saluti. Quello di Frà Angelo Busà, Ministro provinciale di Sicilia dei Frati minori, l’ordine francescano cui padre La Grua faceva parte. E infine l’intervento di Salvatore Martinez divenuto presidente del movimento del Rinnovamento nello Spirito: “Giace  – ha detto – di fronte a noi un santo, che la storia venererà come un santo”. Un lungo applauso ha riempito il silenzio delle navate.