[lavoceweb.com] Avvelenamento? Sequestrati panini
È un giallo la tragedia di Gratteri. Non è ancora chiara la causa della fine di Giacomo La Cova, 22 anni, trovato esanime accanto a una donna agonizzante nella casa del nonno di lui, alla periferia del paese, dove si erano incontrati. L’unica cosa certa è che non sono stati stroncati dalle esalazioni dell’ossido di carbonio, come pure si era pensato in un primo momento. Dalla autopsia del giovane, che sarà eseguita domani a Palermo all’istituto di medicina legale, si potrà sapere se si sono sentiti male dopo avere ingerito sostanze tossiche.
Il giovane e la donna, M. G. F., si frequentavano da tempo malgrado la notevole differenza di età. Lei, sposata ma di fatto separata, ha 47 anni, fa la parrucchiera e vive a Cefalù. Sabato sera hanno cenato separatamente con le rispettive famiglie. Poi lei ha preso l’auto e ha raggiunto l’amico a Gratteri. Doveva essere una serata distensiva, come altre trascorse insieme nella stessa casa, ma si è trasformata in una tragedia. Questa mattina la nonna di La Cova ha visto parcheggiate davanti casa le macchine del nipote e della donna. Ha quindi chiesto a un familiare di controllare come mai si trovassero ancora insieme. Quando lo zio del giovane è entrato ha trovato il nipote già morto e l’amica agonizzante. Nessun segno di violenza sui due corpi.
Gli operatori del 118, subito avvertiti, l’hanno salvata con un massaggio cardiaco. Una volta stabilizzata, l’hanno trasferita con l’elisoccorso all’ospedale Civico di Palermo. È in condizioni molto critiche.
Ora i carabinieri di Cefalù, coordinati dal capitano Guglielmo Palazzetti, stanno indagando per capire cosa sia accaduto. La prima ipotesi indicava la causa della tragedia nell’esalazione di monossido di carbonio. Ma in casa non sono state trovate stufe o altri impianti di riscaldamento attivati. E siccome i due amici sono stati trovati entrambi con la bava alla bocca, si sta cercando di capire se c’è stato un avvelenamento o un’ingestione di sostanze tossiche. La risposta arriverà dagli esami tossicologici.
I carabinieri hanno sequestrato i resti di panini che lui e lei avevano consumato, bevande, indumenti.
Le indagini stanno ricostruendo non solo il contesto in cui si è consumato il dramma ma anche le abitudini e le relazioni sociali di entrambi. I familiari sono stati già sentiti ma non hanno saputo dare indicazioni utili per risalire alle cause della morte di La Cova.