Si apre lo svincolo di Irosa. Ci sono voluti trent’anni

svincolo-irosa
[LAVOCEWEB] Dopo trent’anni di attesa si sblocca la vicenda dello svincolo di Irosa e da sabato 11 gennaio si aprirà un’altra porta verso le alte Madonie. Questa struttura strategica per lo sviluppo delle Madonie, pensata nel 1975 e sostenuta dall’assessore regionale al bilancio Pasquale Macaluso, è giunta a compimento dopo una lunga permanenza tra le incompiute della Sicilia. Negli ultimi anni gli amministratori di Regione, Provincia di Palermo, Anas e Comuni di Blufi e Petralia Soprana hanno cercato di smuovere la questione che ormai sembrava paralizza, arrivando finalmente a questo tardivo successo. E intanto c’erano state due inaugurazioni, l’ultima officiata con taglio di nastro e discorsi ufficiali dal presidente uscente della Provincia, Giovanni Avanti. L’opera non era pronta non solo perché mancavano collaudi e segnaletiche ma perché non c’era neanche il finanziamento dell’ultimo tratto, quello che collega lo svincolo al bivio Madonnuzza.

Proprio Petralia, nella lunga storia dello svincolo, ha avuto un ruolo determinate in quanto Ente capofila che ha gestito la problematica fino al subentro della Provincia regionale di Palermo nel 2000. La giunta comunale di Petralia Soprana nel 1982 ha affidato a Giuseppe Cappuzzo la progettazione e la direzione dei lavori della strada intercomunale che collegava Petralia Soprana, Blufi, Irosa e lo svincolo autostradale Palermo-Catania. La strada era stata ideata pensando al collegamento veloce con l’autostrada e allo sviluppo delle attività produttive dell’area artigianale di bivio Madonnuzza, della miniera di salgemma di Raffo e soprattutto dei paesi madoniti che avrebbero giovato dei flussi turistici verso Piano Battaglia. Per tale motivo, nell’ottica comprensoriale, i lavori sono iniziati dalla realizzazione dello svincolo vero e proprio. La scelta, nonostante questioni burocratiche, tecniche, politiche e finanziarie, si è rivelata lungimirante perché ha permesso un collegamento con l’autostrada che oggi potrebbe non esistere. La storia tortuosa ma a lieto fine dello svincolo Irosa per il Comune di Petralia Soprana, proprio ora che se ne festeggia l’apertura, potrebbe rappresentare il tracollo per via di un contenzioso risalente al 1997 tra l’Ente e la ditta che doveva realizzare il secondo lotto del progetto iniziale. La vicenda nasce dalla rescissione del contratto d’appalto a causa d’inadempienze dell’impresa esecutrice dei lavori da parte del Comune di Petralia Soprana. Nei prossimi giorni si conoscerà l’esito dell’appello che l’amministrazione comunale ha prodotto nei confronti della sentenza che condannerebbe il Comune a risarcire il danno richiesto dalla società “Strutture” e che ammonta a quasi tre milioni di euro.

“L’apertura dello svincolo – ha commentato il sindaco di Petralia Soprana, Pietro Macaluso – sarà per il nostro paese e per quelli di quest’area interna delle Madonie un’opportunità di sviluppo. Avere contribuito da attori principali alla realizzazione di questa opera, che ci collega alle grandi vie di comunicazione della nostra isola, ci inorgoglisce oltremodo. Ci auguriamo che il collegamento possa arrivare fino al nostro centro artigianale di bivio Madonnuzza nel quale lavorano ditte di tutto il comprensorio. Allo stesso tempo mi auguro – conclude il sindaco di Petralia Soprana – che il nostro Comune non paghi un prezzo altissimo per avere avuto un ruolo di primo piano nella realizzazione dell’opera che oggi porterà giovamento all’intero territorio”.

08.01.2014
Paola Castiglia